Arroccato su uno sperone di roccia e circondato da superbe montagne che coronano il Parco Nazionale d’Abruzzo, Scanno, inatteso e splendido, un paese da visitare e godere per il suo incantevole lago a forma di cuore, per i suoi affascinanti sentieri di montagna, per la bellezza delle piste e i campi di neve e per l’innegabile eleganza del costume delle sue donne e del suo centro storico, ricco di " palazzotti" e portali che potrebbero essere catalogati come "barocco scannese". Il tutto in un clima di incomparabile mitezza ed un’aria carezzevole e salubre.
Il documento più antico che accenna al nome di Scanno risale al 1067. L’origine del paese, però, è molto piú remota e può farsi risalire, senza ombra di dubbio, all’epoca romana, per i numerosi reperti (monete,tombe,epigrafi e statuine di Ercole Curino,divinità pastorale peligna) venuti alla luce nei pressi dell’abitato. Il nome stesso, del resto, è senza alcun dubbio latino e ricorda, per la conformazione dello sperone di roccia in cui si adagiano le prime abitazioni, uno scamnum, uno sgabello, uno scanno. Dalla seconda metà del ’500 alla prima dell’800, Scanno, raggiunse un grado di floridezza economica non facilmente riscontrabile in altri paesi sorsero così palazzi e portali di una magnificenza tale da coinvolgere e meravigliare i molti studiosi, scrittori e pittori, che ridiscendevano increduli le nostre montagne. Con l’invenzione della fotografia, Scanno è stata assediata dai più grandi fotografi di tutto il mondo (Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e molti altri...) i quali nei loro convegni e riunioni hanno decisi, con unanime trasporto, di definirlo come il paese dei fotografi.